Insieme di elementi che costituiscono un manufatto, definito da una copertura, una pavimentazione e da pareti in pannellature, fisse o rimovibili, risultato di una progettazione unitaria; tale manufatto, annesso ad un pubblico esercizio, ne costituisce superficie aggiuntiva; in esso è ammessa unicamente la somministrazione ed il consumo di alimenti e bevande.
P1: manufatto parzialmente chiuso, aperto per 2/3 sul fronte esercizio con delimitazione non superiore a mt 1,60
P2: manufatto chiudibile totalmente
Approvazione del Protocollo Operativo per la predisposizione delle valutazioni previsionali di impatto acustico per spazi e strutture all’aperto (quali a titolo esemplificativo dehors e padiglioni) per il consumo di alimenti e bevande con orario di esercizio oltre le ore 22:00.
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Novità NUOVI PROGETTI INTEGRATI D’AMBITO (P.I.A.) Art. 8 Reg. Com. n. 388
La Giunta Comunale ha approvato, con la Deliberazione ATTO N. 233 del 23/04/2025, nuovi e rivisti Progetti Integrati d’Ambito (P.I.A.) per alcune aree della città, finalizzati alla pianificazione di spazi pubblici, dehors e padiglioni per esercizi commerciali, in collaborazione con professionisti e Associazioni di
categoria, con l’obiettivo di valorizzare le risorse e rispettare l’ambiente cittadino.
Deliberazione Giunta Comunale n. 233/2025
NUOVI PROGETTI INTEGRATI D’AMBITO:
Largo IV Marzo
Piazza Emanuele Filiberto
Piazza Bodoni
Piazza Solferino
stato di fatto e analisi del contesto
sovrapposizione dehors/padiglioni a)
sovrapposizione dehors/padiglioni b)
sovrapposizione dehors/padiglioni c)
Giardini Lamarmora
PROGETTI INTEGRATI D’AMBITO REVISIONATI:
Piazza San Carlo
tavola stato di fatto e censimento attività
Piazza Vittorio Veneto
Piazza Arbarello
PROGETTI INTEGRATI D’AMBITO TUTTORA IN VIGORE:
Attività sottoposte al procedimento
L’occupazione del suolo pubblico o privato ad uso pubblico mediante strutture padiglioni P1 e P2 è subordinata al rilascio di permesso di costruire ed al contestuale provvedimento di concessione per l’occupazione del relativo suolo.
La disciplina di riferimento è contenuta nel Testo Unico dell’edilizia – DPR 380/01, nel Regolamento n. 388, entrato in vigore il 01/01/2020, il quale propone regole tecniche cogenti e innovative volte ad introdurre principi progettuali finalizzati all’inserimento armonico delle strutture sull’eterogeneo territorio cittadino, e nel nuovo Regolamento n. 395 “Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche e di autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari, istituito ai sensi della Legge 27 dicembre 2019, n. 160”, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 15 febbraio 2021 (DEL 97/2021 – mecc. 202002630/013, esecutiva dal 2 marzo 2021). I progetti relativi alla collocazione dei padiglioni sono sottoposti ai pareri dei Servizi Comunali competenti riuniti in tavolo tecnico e, ove necessario, ai pareri di Enti esterni.
Cosa occorre fare
E’ necessario presentare istanza di permesso di costruire in formato digitale attraverso la piattaforma MUDE – MODELLO UNICO DIGITALE PER L’EDILIZIA .
L’istanza è presentabile da professionista iscritto a Collegio/Ordine provvisto di firma digitale (Geometra, Architetto, Ingegnere).
Per indirizzare correttamente i modelli MUDE agli Uffici Tecnici preposti è necessario spuntare nel riquadro informativo del modello “opere in precario su suolo pubblico”.
Una volta ricevuta la comunicazione di parere favorevole del pdc, a cui sarà allegato anche il modello di istanza per la concessione di occupazione di suolo, si dovrà ritrasmettere il modello compilato via PEC al seguente indirizzo: precarisuolopubblico@cert.comune.torino.it.
Il permesso di costruire e la relativa concessione di suolo pubblico sono consegnati contestualmente.
Il mancato rilascio della concessione di occupazione di suolo pubblico determina la decadenza del permesso di costruire.
La concessione del suolo pubblico comporta il pagamento del canone annuo calcolato in base alla durata, alla superficie espressa in metri quadrati con arrotondamento delle frazioni all’unità superiore, alla tipologia e alle finalità, alla zona occupata nel territorio della Città.
La tariffa ordinaria annua è determinata annualmente dal Consiglio Comunale.
Al ritiro di pdc e concessione, il suolo deve essere libero e sgombero da ogni tipo di manufatto.
Dovrà essere dimostrata la rimozione di eventuali strutture ancora presenti al momento della presentazione dell’istanza con adeguata documentazione fotografica.
Documentazione da allegare
Il dossier tecnico allegato a supporto della domanda da presentarsi per l’ottenimento del pdc per la realizzazione di padiglioni P1 e P2 deve aderire a quanto previsto nelle Linee guida per padiglioni consultabili QUI.
Una volta ottenuti pdc e concessione si comunicherà, sempre tramite MUDE, l’inizio lavori e, successivamente, la fine lavori con gli allegati di collaudo/certificazioni.
Per le strutture sarà da depositare prima dell’inizio lavori la denuncia strutturale come prevista dal D.P.R. 380/01.
Modulistica
La modulistica per i pdc è quella propria del MUDE e segue le indicazioni regionali; per quanto riguarda la concessione del suolo, a parere favorevole del Tavolo Tecnico al progetto, sono trasmessi al richiedente l’esito e il modulo di domanda della concessione.
Contatti
L’ufficio competente è l’Ufficio permessi di costruire in precario/concessioni per strutture di somministrazione.
Mail (solo informazioni): precari.somministrazione@comune.torino.it
PEC: precarisuolopubblico@cert.comune.torino.it
APPUNTAMENTI ONLINE CON IL SUAP DELLA CITTÀ DI TORINO
Dal 22 marzo 2021 gli utenti che necessitano di confrontarsi con gli addetti del SUAP possono prenotare un incontro online con gli uffici preposti.
Il servizio sarà attivo per informazioni relative a:
- Pratiche Dehors e Padiglioni – Info Tecniche
- Pratiche Dehors e Padiglioni – Info Amministrative
Per accedere al servizio clicca QUI.
Per essere contattati telefonicamente dagli uffici è necessario prenotarsi allo sportello “Pratiche dehors e padiglioni – Prenotazione telefonica” tramite il servizio Sportello Facile. Nel giorno scelto in fase di prenotazione verrete ricontattati telefonicamente dagli uffici competenti tra le ore 14,30 e 16,00. L’orario indicato in fase di prenotazione non è indicativo dell’ora dell’appuntamento.
Per ulteriori richieste informazioni e informazioni su orari e sportelli consultare la pagina Contatti.
Enti coinvolti
In presenza di occupazioni di suolo pubblico o privato ad uso pubblico soggetto a vincolo e/o in presenza di elementi gestiti da terzi, a seconda del caso specifico:
- Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino – Piazza San Giovanni 2 – Torino;
- AIPo Agenzia Interregionale per il fiume Po – Via Pastrengo 2/ter – Moncalieri;
- Comando Provinciale Vigili del Fuoco – Corso Regina Margherita 330 – Torino;
- ASL Torino – Via Della Consolata 10 – Torino;
- AMIAT GRUPPO IREN – spostamento aree raccolta rifiuti;
- IREN ENERGIA – illuminazione pubblica.
Tempistica
Il permesso di costruire è rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente ( Art. 12 co. 1 DPR 380/01).
L’esame delle domande si svolge secondo l’ordine cronologico di presentazione (Art. 20 co.2 DPR 380/01).
Il procedimento si esplicita in due fasi:
- istruttoria tecnica, necessaria per l’acquisizione dei pareri da parte dei Settori interessati, che si conclude entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, salvo l’eventuale sospensione dei termini per richiesta di integrazioni (Art. 20 co. 3-4-5 DPR 380/01);
- emissione del provvedimento finale entro il termine di 30 giorni dalla trasmissione del referto tecnico di cui al punto 1) (Art. 20 co. 6 DPR 380/01).
Nel Permesso di costruire sono indicati (Art. 15 DPR 380/01):
- il termine di inizio lavori che non può essere posteriore ad un anno dal rilascio del titolo a pena di decadenza del titolo;
- il termine di ultimazione dei lavori che non può essere posteriore a tre anni dall’inizio dei lavori a pena di decadenza del titolo.
Le comunicazioni di inizio e fine lavori, nel rispetto dei termini menzionati, sono trasmesse via MUDE con apposito modulo a cura del professionista incaricato.
La concessione per l’occupazione del suolo pubblico si conclude entro 30 giorni dalla presentazione della domanda salvo l’eventuale sospensione dei termini per richiesta di integrazioni (Legge 241/90) e nel rispetto delle condizioni indicate nel Regolamento 395/21 “Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche e di autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari , istituito ai sensi della Legge 27 dicembre 2019, n. 160”.
Oneri
Durata/Rinnovi
Il permesso di costruire ha validità fino a presentazione di nuova domanda finalizzata ad ottenere il permesso di costruire per la rimozione dell’opera o per apportare eventuali modifiche.
L’opera realizzata permane sul territorio se conforme a quanto indicato nel permesso di costruire rilasciato (Capo II del DPR 380/01).
Il permesso è vincolato alla validità della concessione di occupazione del suolo pubblico, in mancanza del rinnovo di quest’ultima decade anche il permesso di costruire.
Allo scadere della concessione di suolo pubblico e/o in caso di revoca del provvedimento, il titolare è tenuto alla rimozione del manufatto e di ogni suo elemento, ripristinando lo stato dei luoghi.
Le ipotesi di revoca sono richiamate agli artt. 13-14 del Regolamento 388.
Si ricorda ai sensi del 3 comma dell’art. 28 dell’Allegato A al Regolamento n. 395 che “La concessione è valida per cinque anni decorrenti dalla data del rilascio.”
Riferimenti normativi
- Legge del 07/08/1990 n. 241 – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
- D.P.R. 380/2001 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
- Regolamento n. 388 con l’Allegato A – Norme tecniche – Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione.
- Regolamento n. 395 – Regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche e di autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari, istituito ai sensi della Legge 27 dicembre 2019, n. 160.
- Regolamento n. 302 – Regolamento edilizio.
- Norme urbanistico edilizie di attuazione – PRG Torino.
- Regolamento n. 329 – Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici.
- Regolamento n. 221 – Regolamento di Polizia Urbana.
- Dlgs del 30/04/1992 n. 285 – Nuovo codice della strada.
- Legge del 09/01/1989 n. 13 – Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
- D.M. del 14/06/1989 n. 236 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
- D.P.G.R. 2/R del 03/03/2008 e s.m.i. – Nuove norme per la disciplina della preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, relativamente all’attività di bar, piccola ristorazione e ristorazione tradizionale.
- Norma UNI 7131 – Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione.
- D.L. del 22/02/2006 n. 128 – Riordino della disciplina relativa all’installazione e all’esercizio degli impianti di riempimento, travaso e deposito di GPL, nonche’ all’esercizio dell’attivita’ di distribuzione e vendita di GPL in recipienti, a norma dell’articolo 1, comma 52, della legge 23 agosto 2004, n. 239.
- Direttiva 30/11/2009 n. 142 CE – direttiva in materia di apparecchi a gas.
- D.Lgs. del 06/09/2005 n. 206 – Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229.
- D.Lgs. del 22/05/1999 n. 194 – Attuazione della direttiva 96/74/CE relativa alle denominazioni del settore tessile;
- D.Lgs. del 22/01/2004 n. 42 – Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.
Pagina aggiornata il 21/05/2025